Nei racconti popolari calabresi si colgono tratti di un mondo mentale ancora pressoché ignoto, quasi infantile. Le storie tramandate nei secoli dalla tradizione popolare sono reperti orali da custodire per conoscere le radici sociali dei propri antenati, per chi vuole immergersi nel mondo conscio e inconscio di alcune storie sociali e individuali. Già leggerli è come sprofondarsi in un sogno, in un’altra forma di esistenza, in un’altra epoca della quale non si conoscono i reali contorni, ma si intuiscono i legami fra i protagonisti e i loro vissuti. È come riscoprire una «realtà» che non fa parte dell’esperienza della nostra epoca, ma che è importante quanto qualsiasi scoperta archeologica. (altro…)