Nelle loro botteghe, autentici laboratori di arte e genialità, gli artigiani ruotavano in un microcosmo fatto di leggende, folklore, ombre, pensieri, sacrifici e tradizioni, che essi tramandavano di padre in figlio, come preziosi e permanenti ideali.
Era una donna che trasformava una massa informe di batuffoli di lana in un filo da lavorare, al fine di ricavarne coperte, maglie, mutande, calze, ecc.
Aveva un’ottima preparazione manuale, spesso tramandata da madre in figlia, e dedicava all’attività del filare gran parte della sua giornata.
Soprattutto nei periodi di carestia e di guerra, filava davanti al focolare fino a notte tardi. (altro…)