Nella suggestiva cornice di Camigliatello, lungo la tratta ferroviaria del “Treno della Sila”, sono iniziate da qualche settimana le operazioni di allestimento del set cinematografico che sarà utilizzato dal regista Gabriele Mainetti, autore dell’acclamato film “Lo chiamavano Jeeg Robot”, per la lavorazione del suo secondo lungometraggio.
Il film, dal titolo provvisorio “Freaks Out”, che vede tra gli interpreti l’attore Claudio Santamaria è realizzato, per la parte che riguarda la regione, con il sostegno della Calabria Film Commission e con la fattiva collaborazione di Ferrovie della Calabria. Per tre settimane la Sila sarà lo scenario delle lavorazioni di uno dei film più attesi della prossima stagione cinematografica che vedrà impegnate, durante i giorni di lavorazione, numerose maestranze e oltre cento figurazioni locali.
La Sila meta del cineturismo
A un anno di distanza dalle lavorazioni della serie internazionale televisiva “Trust” diretta da Danny Boyle, ancora una volta la Sila si è trasformata in un set a cielo aperto per il nuovo lungometraggio del regista Gabriele Mainetti, dal titolo “Freaks Out”. Venerdì 27 alle ore 17, in occasione dell’ultimo giorno di lavorazione della prima fase prevista in Calabria, presso la stazione ferroviaria di Camigliatello, i protagonisti della produzione, insieme ai rappresentanti della Regione Calabria, incontreranno il pubblico e la stampa.
Ad accompagnare l’attore Claudio Santamaria, il regista Gabriele Mainetti e i produttori Jacopo Saraceni ed Andrea Occhipinti ci saranno il Presidente della Regione Mario Oliverio, l’Assessore alla Cultura Maria Francesca Corigliano, il Direttore Generale di Ferrovie della Calabria Giuseppe Lo Feudo e il Presidente della Calabria Film Commission Giuseppe Citrigno.
“Dopo la serie televisiva internazionale Trust un’altra importante produzione cinematografica sceglie la Sila e il caratteristico treno a vapore per ambientare il nuovo film, – afferma il Presidente della Regione Mario Oliverio -proiettando così una rinnovata immagine della Calabria che si candida da qui a poco a diventare una meta degli importanti flussi legati al cineturismo”. “Il fatto che protagonisti di questa importante produzione siano anche maestranze locali -conclude Oliverio- è segno che la strada intrapresa per la nascita di un forte comparto audiovisivo locale è quella giusta”.
“Freaks Out”: la trama
Non più un truffatore che corre per le strade di Roma, che cade nel Tevere, che si risveglia con una forza sovrannaturale e un nemico da combattere. Il secondo lungometraggio di Gabriele Mainetti, regista dell’acclamato Lo chiamavano Jeeg Robot, 8 David di Donatello, 3 Nastri d’Argento e un Globo d’Oro, parte da un circo.
Un circo folkoristico nella Roma del 1943, nel pieno del secondo conflitto mondiale. I protagonisti sono Matilde, Cencio, Fulvio e Mario, uniti come fratelli, come il pane con la marmellata.
Quando Israel, proprietario del tendone e loro padre putativo, scompare in cerca di una via di fuga per lui e la sua ciurma, i quattro si ritrovano soli, allo sbando, senza più il circo a proteggerli e con una città, la Roma degli anni Quaranta, che arde di paura e pregiudizio. Parte da qui l’idea di Freaks Out, con cui Mainetti riprova il miracolo di Jeeg insieme allo sceneggiatore Nicola Guaglianone e a Claudio Santamaria, colui che grazie al ruolo di Enzo Ceccotti è riuscito a conquistare il cuore di grandi e piccini. Insieme a lui un cast ricchissimo che va da Aurora Giovinazzo a Pietro Castellitto, da Giancarlo Martini a Giorgio Tirabassi. Le riprese del film si terranno fra Roma e la Calabria

Bruno di SSE
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