Proverbio romano: Lenticchia beato er corpo n’dò se inficca!
È risaputo: le lenticchie vengono consumate per propiziare la fortuna nel nuovo anno che sta per cominciare.
Questa tradizione ha origine dall’antica usanza romana di regalare una “scarsella”, ovvero una borsa in cuoio, che s’indossava legata alla cinta e che conteneva solitamente lenticchie.
Questo rito rappresentava l’augurio che questi piccoli legumi si trasformassero in denaro: il termine “lenticchia” infatti ha preso vita dalla sua particolare forma “a lente”, che ricorda quella di una monetina.
Inoltre anche la cottura delle Lenticchie che ne fa aumentare il volume fa pensare ad un accrescimento, quindi ad una ricchezza crescente. Ecco perché le lenticchie rappresentano ricchezza e prosperità.
Secondo alcuni si devono mangiare lenticchie perché i legumi, già resistenti di natura, sono simbolo di lunga vita: essendo molto nutrienti salvaguardano i corpi anche in tempi più sfortunati.
A questo proposito possiamo dire che le Lenticchie sono il legume più antico coltivato dall’uomo: le prime testimonianze risalgono al 7.000 a.C. in Asia
Ai tempi dei Greci e dei Romani erano molto diffuse e costituivano un alimento principe sulle tavole sia per la loro gustosità sia per le loro proprietà terapeutiche. Pensate che erano così popolare che pare aver dato origine al nome di una delle più importanti famiglie romane, i “Lentuli”
Le lenticchie sono un alimento prezioso dal punto di vista nutrizionale, per apporto calorico e per la notevole dose di fibre vegetali, e non dovremmo limitarci al Capodanno per mangiarle!

Bruno di SSE
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