“Il corpo umano è un tempio e come tale va curato e rispettato”
La domanda iniziale fu “Perche dormiamo di notte e siamo svegli di giorno?
Questo accade solo a Noi essere umani o è tutto il mondo animato che è caratterizzato da questo “abitudine”?
Oggi recenti studi degli scienziati, insigniti del premio Nobel 2017 hanno svelato come piante e animali, esseri umani compresi – ma anche organismi unicellulari – si adattano al ritmo giorno/notte scandito dal continuo roteare della Terra, nell’alternare la notte al dì.
Siamo tutti regolati dal Tic del nostro orologio biologico capace di memorizzare lo scorrere del tempo, tenendone traccia e sincronizzando i meccanismi fisiologici degli esseri umani.
Tutto comincio con alcuni studi del 700 sulle piante.
Quando l’astronomo Jean Jacques d’Ortous de Mairan studiando la pianta di mimosa, scoprì che le sue foglie si aprivano di giorno e si chiudevano al crepuscolo. De Marain provò così a lasciare le piante al buio e osservò che queste continuavano a seguire il loro ritmo “interno”.
Da qui la scoperta del ciclo circadiano, i ritmi che regolano il cuore all’interno delle 24 ore (dal latino circa dies, da intendersi come intorno al giorno)
Si passo poi agli animali. Negli anni ’70 Seymour Benzer e il suo allievo Ronald Konopka si chiesero se sarebbe stato possibile identificare i geni che controllano il ritmo circadiano nei moscerini da frutto. Nei loro esperimenti i due scienziati dimostrarono che l’orologio circadiano delle mosche poteva essere interrotto attraverso le mutazioni di un gene allora sconosciuto, che loro ribattezzarono ‘period’.
Nel 1984, Jeffrey Hall e Michael Rosbash, lavorando in stretta collaborazione all’Università Brandeis di Boston, insieme a Michael Young dell’università Rockefeller di New York, riuscirono ad isolare il gene “period” e di recente scoprirono dunque che PER, la proteina codificata dal gene period, si accumulava durante la notte e si degradava durante il giorno, oscillando su un ciclo di 24 ore, in sincronia con il ritmo circadiano.
Dai risultati emersi, gli scienziati poterono così dimostrare che era proprio l’oscillazione di questa proteina a regolare il nostro bioritmo interno.
Importante:
il corretto funzionamento dell’orologio biologico – la sua sincronizzazione – è fondamentale per il nostro stato di salute. Il suo sfasamento porta cattive conseguenze: alcune ricerche evidenziano infatti che lo sfasamento tra stili di vita e orologio interno sia associato a problemi di salute, considerato come questo ticchettio interno contribuisca a regolare non solo il sonno, ma anche come e quando mangiamo, la nostra temperatura, il rilascio di ormoni e la pressione sanguigna.
Ciò ci riporta all’importanza:
- del godere del sonno notturno
- della risata quotidiana che alleggerisce lo stress quotidiano
- di una buona alimentazione che fortifica la nostra salute
- della capacità di emozionarsi nella quotidianità
Siamo nati e cresciuti in armonia con la natura, anche se ai giorni d’oggi i nostri comportamenti dissennati sembrerebbero rinnegare quest’eterno sodalizio.
Il futuro ci dirà se siamo stati più o meno responsabili per la durata di questo rapporto.
Di certo ritrovare il contatto con la natura e ascoltare il ritmo del nostro significa procedere nella giusta direzione.

Giuseppe di SSE
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