Piccoli tesori sono nascosti in ogni angolo nel nostro Sud,
Noi raccontiamo la loro storia perché tu possa conoscerli ed apprezzarli!
Continuiamo la nostra rassegna dei piccoli musei calabresi, giungendo a Bisignano, in provincia di Cosenza. Qui ritroviamo il Museo della Liuteria.
Una tradizione artistica che affonda le sue radici tra il XII e XIII secolo e che, con maggior vigore dal ‘700 è arrivata fino ai giorni nostri. E’ la Liuteria di Bisignano (CS), l’arte di realizzare strumenti a pizzico che si fonde fino a diventare quasi una cosa sola con la vicenda plurisecolare di una famiglia, i De Bonis. Un’autentica peculiarità calabrese che ha, nella cittadina del cosentino, culla di generazioni di maestri liutai, un vero e proprio tempio.
Tracce di Storia
Il liuto, o chitarra, fece il suo ingresso in Italia grazie agli Arabi che lo introdussero tra Sicilia e Calabria intorno al IX-X secolo, in primis presso la corte dei Sanseverino di Bisignano per essere poi diffuso e trasformato grazie alle abilità degli artigiani locali che lo resero un manufatto di elevata qualità, musicale ed estetica, tanto da divenire una delle principali fonti dell’economia locale. Tra le più importanti e longeve famiglie, a spiccare è quella dei De Bonis, il cui operato lasciò un segno indelebile nella storia della liuteria mondiale. Operativi dal XVIII secolo, il Maestro Vincenzo prima e, successivamente Vincenzo II, il fratello Nicola III e Costantino, facendo tesoro delle loro competenze tecniche, artistiche e musicali, costruirono chitarre ora classiche ora barocche e battenti ma anche mandolini e violini la cui eccellenza li portò a ricevere innumerevoli premi e riconoscimenti internazionali.
Guida virtuale
Il Museo della Liuteria è dedicato ai fratelli Nicola e Vincenzo De Bonis, conosciuti in tutto il mondo e scomparsi rispettivamente nel 1978 e nel 2013.
I De Bonis sono soprattutto una schiera di liutai, quasi una dinastia citata perfino nel Dizionario Universale dei Liutai di Renè Vannes pubblicato in lingua francese a Bruxelles nel 1951.
Dalle loro mani, ma anche da quelle di tanti allievi oggi sparsi per il mondo che hanno frequentato la loro bottega apprendendo e facendo propri i segreti del mestiere, sono usciti chitarre e mandolini con un identico comune denominatore: il suono dolce ottenuto grazie alla sapienza di chi ha saputo dosare nel plasmarli legno e resine di pregio.
Il museo, oltre agli strumenti donati da Vincenzo De Bonis, presenta materiale documentale attraverso il quale chiunque potrà ripercorrere la storia di questa famiglia conosciuta e apprezzata a livello nazionale e internazionale.
La parola fine non è mai stata scritta: a tenere alto il nome di questa dinastia di artisti-artigiani è Rosalba De Bonis che, apprendendo l’arte della liuteria prima nella bottega dello zio e poi frequentando la Scuola Internazionale di Liuteria di Cremona, è specializzata nella realizzazione di chitarre battenti.
“La chitarra è una piccola orchestra. Ogni corda è un colore differente, una voce differente.”
Info:
Bisignano (CS)
Collina Castello
N° Telefonico: 0984951071

Domenico di SSE
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