Buongiorno a tutti cari mei lettori, mi presento a Voi: mi chiamo Ercole e sono un camionista. Anzi, a dire il vero, un ex-camionista. Ma come si dice: camionisti una volta, camionisti una vita. Mi trovo qui in pensione a Marsiglia dopo aver passato 40 anni della mia vita sulle strade di mezza Europa, Italia compresa. Sono nato al Sud, in Calabria per l’esattezza, da padre calabrese e da mamma francese, e già da qui potete immaginare quanti dilemmi e quanta confusione ci possa essere stata nella mia vita.
Italia e Francia, paesi confinanti, caratterizzati da uno dei rapporti di odio-amore più lunghi della storia, fatto di imboscate, tradimenti, ma anche ammiccamenti e sincera passione Francesi e italiani sono stati sempre legati a doppio filo.
Ma adesso veniamo al punto: sono stato invitato dalla comunità di Sud Senza Età a presentare il loro portale. Ho conosciuto parte di questa comunità durante una cena in un ristorante vicino al porto di Marsiglia. Erano in tanti e ripetevano, durante i loro discorsi, continuamente Sud senza Età quasi fosse un mantra. Questo mantra riecheggiava nelle mie orecchie un suono sempre più familiare con il passar della serata e così mi faccio avanti, mi presento e chiedo loro di cosa si stratta. Loro furono molto felici di conoscermi e da subito si instaurò un gran feeling tra di Noi, e decisi di far parte del Progetto. Vi spiego di cosa si tratta.
Il portale si poggia su due fondamenta:
- Il valore aggiunto che l’anziano ( dai 55 in su) può dare nella vita quotidiana.
- Il valore che il Patrimonio del sud può avere nella rinascita economica del Sud Italia.
Un parallelo estremamente attuale e perfettamente calzante alla realtà che viviamo. L’anziano e il patrimonio del Sud sono oggi entrambi trascurati e poco valorizzati, al di là delle false promesse dei politici di turno, dimenticando quanto ricchi di contenuti e di valori essi siano.
Se voi riflettete qualche minuto sul parallelo che Vi ho appena rappresentato, trovate veramente tante affinità tra l’anziano e il Patrimonio del Sud, basti pensare come sia importante l’educazione e gli insegnamenti di un nonno per il suo nipote e poi provate a pensare come la conoscenza del patrimonio del Sud da parte dei nostri giovani possa dare loro spunto per valorizzarlo e per creare nuove iniziative economiche.
Oppure provate a pensare alla storia di una famiglia del Sud, al suo passato fatto di sacrifici e orgoglio per conquistarsi un pezzo di futuro, ai racconti dell’anziano sulle emozioni vissute per esempio nella costruzione della loro nuova casa.
E poi subito dopo immaginate quanto siano importanti le tradizioni e i costumi del paese per consolidare un legame di appartenenza col territorio che ti porta a custodirlo e a difenderlo e a salvaguardarlo da ogni punto di vista .
Queste sono alcune riflessioni che ho fatto quando la Comunità di Sud senza Età, mi ha parlato del suo Progetto. Ci sono veramente tante affinità tra la figura dell’anziano nella quotidianità dei nostri giorni, e il patrimonio del nostro vecchio Sud. Proprio queste due figure saranno i protagonisti di racconti, ricordi, consigli, creazioni e tanto altro in Sud Senza Età
A me personalmente, camionista e pensionato dimorante a Marsiglia, il progetto mi è piaciuto da subito e l’ho trovato molto interessante per una mente brillante come la mia (questa è la metà francese che parla, da sempre, un po’ presuntuosa). Mi preparerò a dovere e nel breve volgere di qualche settimana partirò con il mio camion verso il Sud Italia per ripercorrere ricordi della mia gioventù, i posti dove ho conosciuto il mio primo amore, la mia prima sigaretta, le prime feste cittadine e soprattutto per conoscere Voi attuali e futuri membri della Comunità con cui non vedo l’ora di relazionarmi.
Sono pronto.
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